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La scelta di Settipani - Parte II

Dopo aver espresso la mia opinione quando è uscito dal gruppo consiliare del M5S (clicca qui), non posso non esprimermi adesso che ha preso una decisione ancora più difficile e sofferta, quella delle dimissioni dalla carica di Consigliere.
A mio avviso è strategicamente sbagliata. Il primo dei non eletti nella lista del M5S è Giuseppe Schermi che prenderà il posto di Nilo e proprio qui sta l'errore. Entrambi sono fondatori del Meet Up che si oppone all'attuale amministrazione e pertanto sarebbe stata una scelta più precisa quella di attendere un qualche cambiamento per puntare ad avere sia Settipani che Schermi in Consiglio. Ad esempio, Settipani ha detto che ci sono diversi Consiglieri che non hanno pagato dei tributi locali e pertanto sono oggetto di cartella esattoriale. Non so se sarebbero obbligati alle dimissioni, ma di certo sarebbe politicamente inopportuno avere dei consiglieri che ci dicono quanto pagare ma che poi si "dimenticano" di dare il loro contributo fiscale. E non solo. Poteva spingere il Consigliere Paratore verso le dimissioni puntando sulle sue continue assenze (assenze dovute non a disinteresse, ma per il lavoro fuori città). Con due consiglieri potevano anche provare a portare dalle loro parti altri consiglieri scontenti e portare in minoranza il gruppo grillino.
Da un altro punto di vista la scelta risulta coerente invece. Quando è uscito dal gruppo consiliare è rimasto consigliere perché si sentiva ancora pentastellato e pertanto l'obbligo delle dimissioni per il patto con Grillo non sussiste (anche se potevano starci). Invece adesso sostiene che vuole uscire proprio dal M5S e pertanto si dimette. Questo è coerente.
Come detto, verrà sostituito da Schermi. Altro curriculum e altro modo di porsi. Non mi è piaciuto da Assessore per i motivi che sapete. Vedremo come sarà da Consigliere, ruolo molto più semplice.

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