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Referendum costituzionale: Cnel, province e costi

Per i sostenitori del SI questi sono dei punti chiave, ma andiamo per ordine.
Il Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro (CNEL) è un organo consultivo del Parlamento e delle Regioni e ha potere di iniziativa legislativa nelle materie di propria competenza. Visto che durante la sua vita non ha prodotto molto, essa sembra essere più uno spreco che una risorsa e pertanto la sua abolizione è una cosa positiva.
La riforma toglie qualsiasi rifermento alle province che pertanto sono abolite. Questo è un punto su cui bisogna andar cauti. Sembra ragionevole eliminare un livello di governo per ridurre i costi, anche perché spesso non si ha contezza di ciò che fanno questi enti. Purtroppo però noi siciliano sappiamo che la questione non è di facile soluzione. Crocetta ha tolto le province ma introdotto i liberi consorzi con conseguente incertezza sulle competenze e soprattutto sulle risorse a disposizione per le materie prima ricadenti sotto il potere delle province.
A ciò aggiungiamo la riforma del Senato che avendo ridotto il numero dei senatori porterà ad un risparmio.
I risparmi che ne derivano sembrano modesti e, a mio parere, non accettabili in cambio di una riduzione degli spazi di democrazia già analizzati nei post precedenti.

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