L'inizio del mandato si è caratterizzato da diversi interventi sul territorio in qualità di "volontario" da parte dei componenti del gruppo consiliare M5S, come la pulizia della spiaggia di Agnone Bagni e la cura del verde nella Piazza Duomo. Questa era la cosiddetta "rivoluzione civile dal basso".
Da quello che è emerso durante l'ultimo Consiglio Comunale le cose sono un po' cambiate, anche se non abbastanza a mio modo di vedere. Infatti, la consigliere Sarah Marturana, in parole povere e riferendosi alla vicenda ospedale, ha detto che il gruppo M5S ritiene chiusa la fase delle urla in piazza ma bisogna studiare le carte, lavorare e aiutare l'ASP a rispettare la programmazione. Sembra un cambio di rotta. Da movimento che urla contro la mala politica a gruppo politico che lavora con le altre istituzioni.
Una parentesi. Anche se si chiama Movimento che è nato in antitesi con il mondo partitico tanto da avere un Non- Statuto, io l'ho sempre considerato un partito perché un gruppo organizzato che concorre per l'elezione di cariche pubbliche per il governo del territorio è un partito, secondo la scienza politica è così. Ma questa è un cambio di rotta degna di nota. Positiva o negativa forse dipende dal punto di vista. Può essere positiva perché una volta che si entra nelle istituzioni ci si rende conto che occorre confrontarsi con la burocrazia e i manager pubblici per trovare soluzioni non demagogiche. Negativa perché forse un movimento che si trasforma in partito da parte dagli elettori può essere un sogno che si infrange o una promessa non mantenuta.
Non abbastanza dicevo. E lo dico per quel che si vede ancora nel Consiglio Comunale. Non si riesce a scindere (termine di moda di questi tempi) tra attività del Consiglio Comunale e quello della Giunta e l'esempio lampante è stato quello dell'intitolazione di una via o piazza a Giacinto Franco. Siccome la Giunta già si è mossa per intitolare al famoso medico l'aula consiliare (e per dirla tutta, visto che si tratta di aula consiliare dovrebbe essere proprio il Consiglio Comunale il promotore) allora si boccia la proposta presentata da due colleghi dell'opposizione. Si doveva rivendicare il proprio ruolo e fare la scelta migliore. Non è stato così.
E continua a non essere così perché ancora non si riconosce fino in fondo il ruolo delle opposizioni (al plurale visto che hanno sensibilità diverse) con ruoli nelle commissioni e, perché no, alla vicepresidenza del Consiglio. Chissà se il praticantato finirà a breve.
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