Visto che giorno 8 alcuni rappresentanti politici del Comunale
andranno in commissione sanità dell'ARS a Palermo per discutere dell'ospedale,
mi sembra doveroso fare un breve cenno alla strategia fino ad ora adottata
dall'amministrazione. Non ho potuto fare altro che notare lo spirito
battagliero del Movimento 5 Stelle prima delle elezioni e qualche presa di
posizione un po' succube dell'ASP adesso che sono chiamati a governare. Vediamo
con precisione di cosa sto parlando:
1) Post nel blog nel Novembre 2014. “Come si può pensare di
specializzare un ospedale in senso oncologico sottraendo ad esso posti di
vitale importanza, come quelli per il trattamento delle patologie acute dei
piccoli pazienti, non meno importanti degli adulti?” e ancora “Perché
costringere le famiglie a curare i propri figli negli ospedali limitrofi,
imponendo loro sacrifici e disagi per gli spostamenti e l’assistenza, quando
esistono strutture nel nosocomio megarese, ampiamente in grado di soddisfare tali
esigenze?”
2) Programma elettorale 2015: “Fin
dal 2013 ci siamo interessati ed attivati per la salvaguardia del P.O.
"Muscatello". A seguito dell'emanazione del Decreto Assessoriale
(Assessorato Salute) del 14/01/2015, relativo alla "Riqualificazione e
rifunzionalizzazione della rete ospedaliera territoriale della regione
Sicilia", sarà nostra priorità vigilare, per quanto di competenza (anche
di concerto con associazioni che operano nel territorio e che seguono attivamente
la problematica), sulla concreta applicazione di tale provvedimento
assessoriale che allo stato, almeno sulla carta, prevede l'assegnazione di un
numero di 120 posti letto; ciò, onde scongiurare il concreto pericolo che il
nostro ospedale possa subire ulteriori "spogli". Quanto, infine, alla
decretata soppressione del reparto di pediatria, sulla scorta di quanto
previsto nello stesso Decreto in argomento, ci impegneremo, sempre per quanto
di competenza, affinché possa essere istituito almeno un servizio "OBP",
ovvero, una modalità di assistenza ospedaliera in locali dedicati, annessi al
pronto soccorso, con l'obbiettivo di un rapido inquadramento
diagnostico-terapeutico del paziente in età pediatrica, per prestazioni non
differibili e di norma della durata non superiore alle 48 ore.”
Insomma, sembravano proprio decisi a dar
battaglia al minimo problema. E' stato così? Io ho visto un po' di
arrendevolezza da parte dell'allora Assessore (e Vice Sindaco) al ramo e cioè
il dott. Pino Pisani, ora consulente in materia di sanità. Infatti:
1) Conferenza dei Sindaci del 22/09 2015 - Con il
suo intervento "Il Sindaco di Augusta cede la parola al V.Sindaco
Pisani il quale evidenzia la necessità della presenza di un polo oncologico ad
Augusta considerati i movimenti di fuga per le terapie su altro territorio
(Catania o Ragusa), pur
comprendendo l’impossibilità a poterlo realizzare esprime la necessita di un impegno a
che ciò possa avvenire e potere recuperare le ingenti somme pagate per le
terapie a strutture fuori dal nostro territorio, realizzando così delle
economie che consentirebbero di dare risposte immediate e dirette all’utenza”
il dott. Pisani sembra andare contro il programma elettorale accettando
passivamente quanto deciso dall'ASP (a fine verbale si esplicita che la dotazione organica ha il parere positivo unanime) che il Tribunale per i diritti del Malato
considera " fortemente penalizzante per Augusta…Gli aspetti
negativi per l’ospedale di Augusta riguardavano, essenzialmente:
- La
trasformazione delle UOC di Oncologia e Oncomatologia di Augusta in Unità
Operativa Semplici Dipartimentali, mentre veniva mantenuta complessa quella di
Siracusa;
- L’assegnazione
all’Unità operativa di Oncologia di Augusta di una dotazione organica pari alla
metà di quella assegnata a Siracusa, pur avendo le due unità operative lo
stesso numero di posti letto;
- L’assegnazione
all’endoscopia di Augusta di un solo medico, mentre a tutte le altre veniva
assegnato un organico maggiore;
- L’assegnazione
alla chirurgia oncologica di una dotazione organica nettamente inferiore ai
minimi stabiliti nel D.A. 1380/2015;
- La
mancata assegnazione al pronto soccorso di Augusta dell’organico necessario per
l’osservazione breve intensiva, necessaria per legge e prevista in tutti gli
altri pronto soccorsi della Provincia;
- L’assegnazione
al complesso operatorio di una dotazione organica sufficiente a consentire il
funzionamento di una sola sala operatoria;
- La
mancata previsione di una dotazione organica per l’attivazione del centro
regionale di riferimento per le patologie derivanti dall’esposizione
all’amianto"
2) Consiglio comunale del 5/10/2015 “Il
problema delle nascite è un falso problema. Vorrebbe dire che le unità
organizzative semplici hanno una piena e completa autonomia senza alcun
rapporto di sudditanza rispetto alle unità organizzative complesse. Ad Augusta
ci saranno 7 medici e un polo di riferimento oncologico. Il problema di
ginecologia l’ha vissuto e come un buon padre di famiglia comprende che non si
può dare tutto a tutti, bisogna distribuire le risorse in base alle esigenze e
per noi l’esigenza primaria è l’oncologia. Si partorirà a Lentini ma i malati
oncologici da Lentini verranno ad Augusta. Questa distribuzione di risorse
spesa l’esigenza di tutti, invita all’unione, non fa proclami, è dell’avviso
che uniti si debba vigilare, aiutando
questa dirigenza a realizzare quanto previsto”.
A parte che il problema
delle nascite non è considerato dalla popolazione un falso problema, ma ricordo
che c'è un ricorso al TAR di Catania che ancora non ha emesso
alcun provvedimento poiché si attende il pronunciamento del TAR di Palermo
sulla competenza. E un'altra cosa: durante la conferenza dei Sindaci parla di
impossibilità di avere un polo oncologico, ma durante il consiglio invece ne è
certo...delle due una deve essere errata. Certo, si accetta che qui non si
nascerà più ma ci si può solo curare di cancro (anche se un mese prima era
impossibile anche questo). Non è per questo che molti hanno votato il M5S.
Forse sulla nomina ad esperto in materia di sanità si dovrebbe fare un passo
indietro, sperando tuttavia in un approccio più fermo e combattivo all'ARS.
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