Qui parlerò delle lacune che ci sono state da parte della politica augustana, ma i responsabili principali della mancata assegnazione della sede dell'Autorità di Sistema Portuale chiaramente sono altri. Il Ministro Delrio è il responsabile principale perché è colui che ha preso questa scelta scellerata. Il Presidente della Regione Rosario Crocetta è colui che ha suggerito la sede catanese con una nota ufficiale (forse per un tornaconto elettorale alla prossime elezioni regionali o forse perché succube dei catanesi). Il Sindaco di Catania Enzo Bianco è colui che si è più mosso per questa scelta. Quest'ultimo lo capisco perché ha fatto gli interessi di Catania, ma la vedo in maniera diversa. Si dice che il politico guarda alle prossime elezioni, mentre lo statista alle prossime generazioni. Ecco, Enzo Bianco ha voluto la sede a Catania per farsi bello con il suo elettorato che dovrà rivotarlo nel 2018 e accaparrarsi i voti dei portuali, mentre la scelta di Augusta è quella che guarderebbe allo sviluppo nel lungo termine.
Tuttavia, quando si subisce una sconfitta è cosa giusta per fare un'analisi di quanto è successo, e il caso dell'Autorità portuale non può fare eccezione, fermo restando che al 99% il risultato sarebbe rimasto lo stesso e in questo concordo con Stefania Prestigiacomo secondo la quale l'unica speranza sarebbe quella di separare le due autorità portuali altrimenti saremmo sempre secondi agli etnei. Evidenzio qui di seguito alcune lacune:
Tuttavia, quando si subisce una sconfitta è cosa giusta per fare un'analisi di quanto è successo, e il caso dell'Autorità portuale non può fare eccezione, fermo restando che al 99% il risultato sarebbe rimasto lo stesso e in questo concordo con Stefania Prestigiacomo secondo la quale l'unica speranza sarebbe quella di separare le due autorità portuali altrimenti saremmo sempre secondi agli etnei. Evidenzio qui di seguito alcune lacune:
1) Il Sindaco di Catania Bianco è venuto ad Augusta per parlare con il nostro Sindaco e in questa occasione ha detto che lui stava lavorando per avere la sede dell'Autorità di Sistema Portuale. Un secondo dopo il Sindaco doveva avvertire tutti ed essere capofila di un movimento di sostegno al nostro porto chiamando il Presidente del Consiglio comunale (vedi punto 2), tutti i Sindaci della Provincia e deputazione (regionale e nazionale) per affrontare insieme questa battaglia;
2) Una volta informato il Consiglio Comunale, ci si poteva muovere per organizzare un consiglio monotematico proprio come fatto ora, ma con il dovuto anticipo non si sarebbe commentata una sconfitta, ma una strategia per la vittoria. Tra l'altro, l'opposizione si è spesso lamentata di una commissione che non viene mai convocata, e parlo della commissione Sviluppo economico presieduta da Manuela Toriello. Questa commissione si è riunita solo una volta su richiesta di 3 consiglieri di opposizione che a loro volta hanno portato avanti una istanza di 3 professionisti riguardo la Ta.Ri. Questa poteva essere un'occasione per un lavoro proficuo in tal senso. Le commissioni non vanno contro i risparmi se riescono a portare dei risultati. Anzi, la mancata attivazione in questo caso ha portato un danno forse irreversibile.
3) Non avere, al momento, un Assessore che si dedichi a tempo pieno del settore economico-finanziario, commercio e attività produttive sicuramente penalizza. Il Sindaco ha già molti impegni e, con tutta la buona volontà di questo mondo, non può occuparsi anche di questo. Un assessore per questo tema si sarebbe potuto muovere per far pressione insieme, per esempio, a tutta la commissione Sviluppo economico magari con missioni a Roma e Palermo.
Adesso è relativamente facile criticare, ma queste secondo me sono state le mancanze locali. Che si fa adesso? Abbiamo perso la gara di andata in casa, e ci tocca fare risultato in trasferta. Dal punto di vista calcistico sarebbe una rimonta difficile. Politicamente Catania è molto più influente di Augusta e ce ne siamo accorti. Ma l'UE ha individuato Augusta come porto CORE e le decisioni comunitarie prevalgono su quelle nazionali. Pertanto, affidiamoci agli scacchi. Abbiamo subito un forte attacco, abbiamo perso materiale, ma non abbiamo subito lo scacco matto. Dobbiamo riorganizzare i pezzi e puntare a far giocare al massimo quello che ci è rimasto. La legge è dalla nostra parte e agendo come squadra si può portare a casa il massimo risultato sia con un ricorso sia attraverso pressioni politiche da tutti gli schieramenti. Io avrei evitato iniziative individuali, a dir la verità, almeno per i deputati del territorio. Se si deve presentare una interrogazione che lo si faccia insieme agli altri . Ma questo non basta, occorre una forte mobilitazione cittadina. Marina Noè ha detto che si è pronti a bloccare le attività del porto: in questo caso le istituzioni e i cittadini non devono girarsi dall'altra parte.
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