Il titolo è un po’ strano, lo ammetto. Però quello che succede in politica spesso mi ricorda il gioco degli scacchi. Ad esempio, la questione dei precari mi ricorda una mia recente partita che ho giocato durante un torneo a Milo. In quella occasione mi sono ritrovato con un punto debole, il pedone in d6, e buona parte della partita è stata giocata su questo. Il mio avversario attaccava la mia debolezza e io la difendevo. Ad un certo punto, una volta messo al sicuro il pedone, ho manovrato per eliminare questa maledetta debolezza e l’unico modo era spingere quel pedone di una casella in avanti, in d5 appunto. Riuscendo a fare ciò ero certo che le difficoltà sarebbero passate e che avrei avuto un buon gioco. In effetti, dopo la spinta liberatoria ho terminato con la vittoria (nella foto, la posizione della partita e la prossima mossa sarebbe stata proprio la spinta in d5). Ma i precari? Durante la campagna elettorale c’è stato un errore di comunicazione da parte dell’attuale Sindaco...
Blog del gruppo Facebook "Tribuna politica - Augusta"