"Qualche anno fa, mia
nonna, anni 92, doveva andare a votare. Classe 1920. Ci sarebbe andata in
barella a votare, mia nonna...
Insomma, la vado a prendere per accompagnarla al seggio, rigorosamente a piedi perchè "Camminare, ragazza! Camminare!". Arrivo a casa sua, al civico 196, salgo e la trovo davanti allo specchio. Si pettina, si acconcia per bene, mette degli orecchini che ora custodisco gelosamente nel cassetto del comodino, oltre che della memoria. Umili, umilissimi, come lei che portava al pascolo le oche in quel di Mantova.
Io strazzata, jeans e maglietta. Le dico "Avaja nonna! E unni stamu jennu?".
Lei, capelli bianchi cortissimi, figa da morire dall'altissimo dei suoi 92 anni, curva di schiena e canuta, mi guarda seria e... "Stiamo andando a votare! Il voto è una cosa importantissima! Abbiamo lottato per averlo!".
Sberla scrosciante sulla gota di me, nipote superficiale.
Pensateci, quando dite "Oggi si va al mare!".
Io vado a votare e vi assicuro che mia nonna, dal civico 196, ci sarebbe venuta con me, dall'altissimo dei suoi 92 anni..."
Insomma, la vado a prendere per accompagnarla al seggio, rigorosamente a piedi perchè "Camminare, ragazza! Camminare!". Arrivo a casa sua, al civico 196, salgo e la trovo davanti allo specchio. Si pettina, si acconcia per bene, mette degli orecchini che ora custodisco gelosamente nel cassetto del comodino, oltre che della memoria. Umili, umilissimi, come lei che portava al pascolo le oche in quel di Mantova.
Io strazzata, jeans e maglietta. Le dico "Avaja nonna! E unni stamu jennu?".
Lei, capelli bianchi cortissimi, figa da morire dall'altissimo dei suoi 92 anni, curva di schiena e canuta, mi guarda seria e... "Stiamo andando a votare! Il voto è una cosa importantissima! Abbiamo lottato per averlo!".
Sberla scrosciante sulla gota di me, nipote superficiale.
Pensateci, quando dite "Oggi si va al mare!".
Io vado a votare e vi assicuro che mia nonna, dal civico 196, ci sarebbe venuta con me, dall'altissimo dei suoi 92 anni..."
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